Macchine artificiose per costruir fortezze

Il 28 Novembre del 2023 l’Associazione, partner del progetto scientifico, ‘Macchine artificiose per costruir fortezze’ capofila il Comune di Palmanova (Ud), ha ufficialmente presentato il libro e i modelli di macchine realizzato per le scuole nel Salone d’Onore del Municipio di Palmanova. Il progetto è stato presentato dall’Assessore alla Cultura Savi Silvia del Comune di Palmanova e le autorità del Comune. In seguito l’autore dei testi, Lorenzo Marcolini, ha accompagnato il numeroso pubblico in piazza Grande a illustrare i principi di funzionamento delle macchine. E’ stata distribuita anche una cartella con le schede per guidare gli insegnanti  e gli studenti a “toccare con mano” i principi delle macchine riprodotte nei laboratori dell’ISISI “Mlignani” della Bassa con stampanti 3D.  Le schede sono state prodotte in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (A.I.F.) Sezione di Udine (AIFUd).

Il progetto è stato presentato dall’Assessore alla Cultura Savi Silvia del Comune di Palmanova e le autorità del Comune alla presenza di un numeroso pubblico. In seguito l’autore dei testi, Lorenzo Marcolini, ha accompagnato il numeroso pubblico in piazza Grande a illustrare i principi di funzionamento delle macchine. E’ stata distribuita anche una cartella con le schede per guidare gli insegnanti  e gli studenti a “toccare con mano” i principi delle macchine riprodotte nei laboratori dell’ISIS “Malignani” della Bassa con stampanti 3D progettate dal prof. Roberto Gorza.  Le schede sono state prodotte in collaborazione con il prof. Ermanno Arcicasa dell’A.I.F. Sezione di Udine.

Il contenuto del libro

Il libro è stato presentato dall’autore prof. Lorenzo Marcolini insieme al dott Pier Luigi Del Frate che ha aggiunto un’appendice sul concetto di città ideale e il problema in filosofia della “mechané”. Il progetto del libro ha voluto colmare una lacuna presente nella vasta e letteratura sulla fortezza prodotta da insigni architetti, storici e ingegneri: un approfondimento dei principi scientifici su cui sono state progettate le macchine dell’ingegner Buonaiuto Lorini contenuti nel suo trattato ‘Le fortificazioni’ uno dei saggi maggiormente appressati nel secolo della costruzione della fortezza di Palmanova tra la fine del XVI e i primi decenni del XII secolo. I testi di Lorenzo Marcolini è diviso in sei capitoli. Il primo è una narrazione storico paesaggistica del Basso Friuli nell’area scelta per costruire la fortezza con uno sguardo sulla tecnologi del secolo che privilegiava il legno per costruire le macchine per il ‘movimento terra’ pur avendo raggiunto la metallurgia eccellenti risultati, soprattutto per quanto riguarda la costruzione delle bilance. Nel secondo capitolo vengono presentati i principi della meccanica sul finire del XVI secolo che si basavano sui principi statici archimedei. Un approccio storico che nette in luce la difficoltà dei filosofi di spiegare il passaggio dall’equilibrio al movimento.Il terzo Capitolo inquadra la figura dell’ingegner Buonaiuto Lorini e la struttura del suo trattato. Nel quarto Capitolo viene messo sotto la lente il suo uinto libro dove Lorini dimostra di aver ricevuto un’ottima preparazione scientifica e dove mostra come lentamente nell’ingegneria cominciassero a maturare i concetti che il filosofo e matematico Galileo Galilei stava sperimentando nello studio di Padova. Le tre macchine che sono nella stira non solo delle costruzioni meccaniche ma in quelle della filosofia sono la ruota nell’asso, il piano inclinato e il battipalo. Macchine semplici ma che richiedevano l’applicazione del rivoluzionario concetto di momento dinamico che condusse Galilei ad arrestarsi dinanzi alla domanda intrigante: quale è la natura della forza che consente di ottenere un guadagno nell’impiego delle macchine? Nel quinto Capitolo l’autore ha descritto, con il linguaggio delle proporzioni, la legge illustra la condizione di dell’equilibrio statico delle macchine pensando a una fruizione didattica nella scuola di I grado e nel biennio della scuola di II grado. Infine nel sesto Capitolo un approfondimento didattico sui principi meccanici rivolto piuttosto ai cultori delle scienze meccaniche. Sembrerà strano al lettore ma due delle macchine prodotte dal Lorini, il piano inclinato e il battipalo progettate da Lorini e che hanno alleggerito alquanto lo sforzo muscolare della manodopera contadina del secolo, occupano un posto di rilievo nella storia della rivoluzione scientifica. In particolare l’autore si è soffermato sul battipalo sul «meraviglioso effetto» del battipalo e sull’esperimento ideale che lo avrebbe condotto, se non lo avesse colto la morte, a concepire il principio d’inerzia così come poi è stato attribuito a Cartesio.

Le macchine realizzate con la stampate 3 per compire esperimenti “hands on”

Il progetto è stato completato con la redazione di quattro schede come guida per gli insegnanti a compiere esperienze che permettano agli studenti di “toccare” con mano i principi della statica. Alle  tre macchine si è pensato di aggiungere la stadera, il più antico strumento di misura utilizzato per pesare la merce nei mercati ma anche a compiere semplici misure per concepire il fondamentale concetto dei principio dei lavori virtuali.

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